Rodi Garganico

Il profumo degli agrumeti, la natura incontaminata, lo splendido litorale sono i tesori della scenografica cittadina, conosciuta come il “Giardino del Gargano”.

L’azzurro dei fondali, il bianco delle abitazioni e l’arancio degli agrumeti: sono i colori di Rodi Garganico, splendido centro balneare del Parco Nazionale del Gargano
Il castello, storica residenza di Ferdinando d’Aragona, domina il mare con le torri e la possente cinta muraria. Abbracciato dai bastioni, il centro storico è un labirinto fatto di vicoli tortuosi, scale scoscese, archetti e piccoli giardini, dove incanta l’armonia delle case, dalla facciata bianca e dal tetto rosso, costruite le une sulle altre, antica strategia di difesa contro i pirati.
Sono da non perdere le chiese di San Nicola di Mira e di San Pietro e il Santuario della Madonna della Libera, da visitare prima di giungere al belvedere, dove si apriva la principale porta cittadina. Da qui il panorama toglie il fiato e va dal Convento dei Cappuccini al litorale.
È uno straordinario patrimonio naturalistico a fare di Rodi una tappa imperdibile: la costa incornicia la città, con le spiagge di Ponente e di Levante, mentre nell’entroterra, avvolge e conquista il profumo degli agrumeti e la lussureggiante vegetazione della Foresta Umbra, poco lontana.

Da vedere:

Castello Aragonese
Santuario della Madonna della Libera
Chiesa del Crocifisso

Da assaggiare:

Arance e limoni del Gargano
Limoncello
Limone femminello del Gargano
Mosto cotto di amarene

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

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