Alberobello

Una distesa di trulli in pietra a secco regala ad Alberobello un orizzonte unico e inimitabile, riconosciuto nel 1996 dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Nel cuore della Murgia dei Trulli, a 50 chilometri da Bari, una graziosa distesa di pinnacoli annuncia Alberobello, con il suo caratteristico centro storico Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
 
Bandiera Arancione per il Touring Club Italiano, il cuore del paese è interamente composto dai trulli, le originali abitazioni in pietra a secco, imbiancati con calce viva e dal tetto a forma di cono fatto di pietre a vista. Croci, cuori trafitti e simboli zodiacali decorano il tetto di ogni trullo, che conserva intatto il suo mistero.


È un dedalo di vicoli tortuosi, con più di 1000 trulli, il Rione Monti, il più antico della città, insieme al rione Aia Piccola, dove spiccano Casa Pezzolla, un complesso di 15 trulli comunicanti oggi adibito a Museo del Territorio, e il Trullo Sovrano, che ospita spettacoli e concerti. Anche le chiese, ad Alberobello, sono a forma di trullo. La Chiesa di Sant’Antonio ha una pianta a croce greca, dove svetta una cupola di 21 metri. Merita una visita anche la Basilica minore dei Santi Medici, che ospita le immagini della Madonna di Loreto e dei santi patroni Cosma e Damiano.

Da visitare

Trullo Sovrano
Chiesa di Sant'Antonio
Santuario dei Santi Medici

Da assaggiare

Barattiere
Martina o Martina Franca DOC
Terra di Bari DOP
Valle d'Itria IGT

Arte sacra popolare, le edicole votive in Puglia


Sin dall’antichità l’uomo ha voluto sancire il legame con la terra che riteneva “sua” interpretando eventi inusuali come segni soprannaturali, la volontà del divino di consacrare questo vincolo. E così sorgenti, crocevia e luoghi in cui era successo un evento miracoloso, o al quale era difficile dare una spiegazione razionale cominciarono ad essere considerati sacri e contraddistinti dalla presenza di modeste cappelline al cui interno venivano poste delle statue. L’avvento del cristianesimo ha visto l’incedere di nuovi oggetti di devozione all’interno di queste cappelle, come le statue dei santi, della Madonna e del Cristo. Risalendo alle loro origini, il nome deriva dal latino “aedicula”, che significa tempietto, tabernacolo, piccolo santuario e, molto probabilmente, le edicole esistevano già nell’antico Egitto e in Grecia. Furono poi ripudiate dai primi cristiani e successivamente riammesse nel Medioevo.

Il mistero di Jazzo del Demonio

 
Andare in vacanza in Puglia, spesso significa soggiornare spesso in aziende agricole adibite a strutture per la ricezione turistica, chiamate masserie. Sono disseminate in tuta la regione, ognuna con carateristiche legate a certe specificità dell'area. Sono certamente tra gli edifici rurali più diffusi in questa parte di Italia, ma non sono gli unici. Addentrandosi nella regione, in un'area chiamata Murgia, o spostandosi sul Gargano, è possibile trovare, insieme alle masserie, i cosiddetti jazzi.

Esperienze

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